Finalmente Distensione sulla querelle Ospizio Marino

Apprendo con soddisfazione dalla stampa che i termini relativi alla querelle Radioterapia, presso l'Ex ospizio Marino, finalmente si sono pacati e che anche l'artista Enzo Miceli abbia capito la valenza e l'importanza relativa alla realizzazione dell'opera in oggetto. Il Movimento Polo Oncologico di Gela infatti non può permettersi alla data odierna di far sfumare un progetto, che ha impegnato giornalmente tutti i cittadini per ben 3 anni e mezzo attraverso un grande lavoro mediatico e fisico, che finalmente porterà a ridurre i giornalieri viaggi della speranza di migliaia di malati oncologici. Le cifre in questo senso a Gela sono allarmanti ed i malati di cancro trattati presso il locale ospedale si aggirano intorno alle 2000 unità annue, con un aggravio giornaliero di nuovi malati di tumore, a rappresentanza di ogni famiglia di Gela e del territorio circostante. La radioterapia in questo senso può rappresentare infatti il volano per lo sviluppo dell'oncologia Medica. Riguardo la politica e la commissione sanità del consiglio comunale mi scuso pubblicamente per i termini acri avuti nei confronti del consigliere Trufolo presidente della stessa commissione e tengo a puntualizzare che il sottoscritto e' a conoscenza degli atti del consiglio comunale del maggio 2008, relativi alla variante d'uso dell'ex ospizio marino, che prevedeva un atto di indirizzo del consigliere Giuseppe Robilatte per la valutazione di altri siti,ed a questo proposito benvenga il disinteresse dell'amministrazione retta dal Sindaco Crocetta che ringrazio pubblicamente per non avere fatto nulla in tal senso. Il finanziamento della radioterapia di 6.200.000 euro, scaturito dall'accordo di programma stralcio nazionale sul piano di investimenti ex art. 20 l.67/88 , sottoscritto dal ministero della salute e dell'economia in data 11/03/2008 in applicazione all'art 5/bis del D.lgls/,introdotto dal D.lgls 229/99 ed alle modifiche apportate al titolo V della costituzione,art 117,con L. Cost. 3/2001.,notificata all'Azienda Ospedaliera Vittorio Emanuele di gela in data 21/04/08 deve seguire i termini prescritti della legge 266/2005 che prevede in primo luogo il termine di 18 mesi dalla data di sottoscrizione dell'accordo,per l'inoltro delle richieste di ammissione a finanziamento degli interventi programmati. Una volta adottati i provvedimenti regionali di approvazione degli interventi in cui ricade la variante ex ospizio marino,il comma 310 della legge assegna 270 giorni dalla successiva data di notifica del provvedimento di ammissione a finanziamento,per giungere all'aggiudicazione dell'appalto. Termini ben precisi che ad oggi non presuppongono ritardi. Il movimento in tal senso attaccherà pubblicamente chiuque voglia allungare tali tempi e porci in difetto con la legge di finanziamento e con la realizzazione della radioterapia.

Maurizio Cirignotta

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