Gela: Santuario di Maria S.S dell'Alemanna nel degrado.




Il santuario sito in Gela e caratterizzato da una piccola chiesetta inserita all'interno del quartiere “villaggio aldisio”. Ricostruita nel 1979 dalle mura dell'antichissima chiesetta dell'Alemanna che annovera dietro di se, anni di storia e di credenza Mariana. E' proprio dalla storia del sito che riscopriremo la sua importanza ad oggi dimenticata.”Era il IX secolo quando Gela (Eraclea)era ancora sotto il dominio dei Saraceni e si parlava già di una piccola sede di culto pagano posta in area di campagna(Feudo Margi) che nel 1199 fu elevata alla luce cristiana dai cavalieri teutonici, ordine infermieristico dedicato alla cura dei feriti e degli ammalati ,eretto nel 1190 da Papa Celestino III ,che sotto l'adozione di Federico II riuscì a Gela nell'intento di costruire questa piccola chiesa con annesso ospedale, fregiando l'altare maggiore con una venerabile effige di Madonna con Bambino ,di classica natura bizantina, “Maria S.S dell'Alemanna”. Gli eventi e le guerre incalzanti del tempo vedono però i cavalieri teutonici nascondere l'effige, intorno al XIV o al XV secolo. Sede del nascondiglio l'altare maggiore ad un metro di profondità ,onde evitare la profanazione da parte dei pirati. Ma il disegno divino legato all'icona continua nel 1450 quando sotto il solco di un aratro ricompare l'effige della madonna, che da tale data viene venerata nel santuario e protegge la città di gela da terremoti e da siccità. Millenni di storia e di credenza popolare irta di miracoli legati alla Madonna dell'Alemanna, che però non hanno portato allo sviluppo del santuario che oggi vive nel degrado e nella dimenticanza di tutti. Le ampie crepe che caratterizzano la parte posteriore,dietro l'altare maggiore,sede dell'originario santuario, sono al limite del crollo. Occorrono dicono i rappresentanti dell'associazione pro ricostruzione del santuario di Maria S.S dell'Alemanna, custodi del sito, un intervento di restauro immediato da parte degli organi competenti siano essi il Comune,la Provincia o la Curia. Non sappiamo a chi rivolgere il nostro appello, infatti già nell'ormai lontano agosto del 2004 una manifestazione pubblica ci ha visti protagonisti di un appello ad oggi disatteso anche dal sindaco -Rosario Crocetta- che ci promise a suo tempo un interessamento sulla questione, che però risultava irta di ostacoli. La risultante e che oggi dice un membro dell'associazione-Carmelo Di Nisi-non possiamo accedere alla vecchia chiesa per pericolo di crollo ed i fedeli hanno paura, la fede si allontana dal santuario,per volontà dei potenti è inammissibile !!.


Maurizio Cirignotta

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