Italia: La Sanità delegittimata dal “Welfare”. Lavori usuranti un sogno ?

Finalmente approvato al senato il DDL sul nodo “Welfare” che rispetto alle aspettative denota un dietro front da parte del Governo Prodi, anche in riferimento al recente referendum sul protocollo di luglio a cui hanno partecipato milioni di lavoratori in tutta l’italia. Tra le categorie lavorative che vengono maggiormente delegittimate dall’attuale disegno di legge ed in relazione alla nota “ lavori usuranti” sono gli operatori sanitari “Medici ed Infermieri” che ancora una volta vedono cadere il muro della speranza e pongono un interrogativo importante sulla loro professione “è usurante”? Perchè non possono godere dei benefici che permetterebbero di andare in pensione a 57 anni e 35 anni di contributi?. Nel DDL passato al Senato Il legislatore in riferimento anche al decreto Salvi del 1999, nel fissare i parametri per l’individuazione dei lavori usuranti ha cercato di tenere conto sia dello stress psico-fisico con il potenziale danno alla salute del lavoratore, sia dell’attività usurante svolta in maniera continuativa, nonché dell’esposizione ad agenti biologici dannosi e il verificarsi di frequenti infortuni causa il rischio professionale.” Considerazioni sicuramente lodevoli che vengono arenate nel caso di Medici ed Infermieri ,che hanno tutte le caratteristiche elencate ma non rientrano tra i lavori usuranti sebbene vi siano migliaia di sanitari che hanno pagato con la vita (Infezioni da HIV,epatiti ecc.) tale rischio. L’unica strada possibile per far rientrare i Sanitari tra i papabili è stata preclusa dal DDL delega, infatti ponendo il limite delle 80 notti annuali ha sicuramente dimenticato tanti sanitari che operano nei tre turni in maniera continua e regolare (Pom,Matt,Notte), che non potranno mai raggiungere la soglia delle 80 notti. Dall’Europa un segno di apertura verso la categoria attraverso l’indagine Share 2004 finanziata dalla Commissione europea che denota 8 lavori che formano la graduatoria dei lavori più usuranti: addetti alla pulizia degli edifici, vivaisti e coltivatori diretti, domestici, lavoratori delle pelli e calzature, militari, infermieri, manager delle piccole imprese, tessili. Dove stà l’equità del legislatore?. I sanitari potrebbero rispondere : “nella volontà e nella linea politica di codesto Governo che dimentica un tratto importante della società lavoratrice rappresentata dalla Sanità e dai tanti Sanitari operanti nel settore.

Maurizio cirignotta

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