Lettera Aperta dell'Unione Comitati di Quartiere di Gela Al Presidente Cuffaro

Caro Presidente con la presente il Sottoscritto Crocifisso Moscato in qualità di Presidente del coordinamento dei comitati di quartiere di Gela assieme a Maurizio Cirignotta in rappresentanza della Frazione di Manfria e ai Sig.ri Alabiso Francesco in rappresentanza del quartiere “Settefarine”,Dott. Filetti Vincenzo in rappresentanza del quartiere “Centro storico”,Vincenzo Passafiume in rappresentanza del quartiere “S.ippolito”,Nunzio Scicolone in rappresentanza del quartiere “Betlemme” ,Vincenzo Capici in rappresentanza di “Montelungo”,Salvatore Aliotta in rappresentanza del quartiere “Giardinelli “,Emanuele Faraci rappresentante del quartiere “Carmine”,Carmelo Di Nisi in rappresentanza del quartiere “Cantina Sociale”,Giuseppe Brando in rappresentanza del quartiere “Cattaneo”,Salvatore Franco“Fondo Iozza”,Gradito Gioacchino “Macchitella” le inviamo questa accorata lettera per chiederle aiuto in relazione alla grave situazione di crisi idrica in cui versa tutta la città di Gela in queste settimane.

Crediamo utile comunicarle che ormai siamo al collasso e che la situazione igienico sanitaria e arrivata al limite non possiamo infatti più asservire alle normali norme di pulizia e chi soffre maggiormente sono i Bambini e gli Anziani ,la Società erogatrice del servizio di distribuzione Caltaqua da parte sua ha comunicato i giorni di erogazione nei vari quartieri vista la rottura del dissalatore ma in realtà le attese così come indicate dalla stessa possono arrivare anche ad una settimana ponendo notevoli disagi alla popolazione che attualmente non riesce a sopperire alla mancanza di acqua nemmeno attraverso l’approvvigionamento in proprio nelle varie fontanelle dislocate nella città e nelle zone limitrofe ormai a secco da anni.

Le leggi nazionali a tal proposito e di riferimento quali la legge 5 gennaio 1994, n. 36.(Legge Galli) dalle nostre parti sembra essere una chimera anche se l’applicazione e per tutto il territorio nazionale, i vari commi e gli articoli della stessa ci fanno subito capire come a Gela da anni non è stato mai attuato un serio programma di gestione e distribuzione delle acque, ma noi siamo cittadini e non vogliamo entrare nel merito delle competenze e delle dimenticanze scoperchieremmo molte pentole !!

La situazione attuale invece presuppone una presa di posizione netta in quanto siamo in una situazione di calamità pubblica e le istituzioni hanno il dovere di aiutarci nel limite del possibile coinvolgendo anche la protezione civile come avviene in altre zone non della Sicilia naturalmente !!,siamo orgogliosi di essere Siciliani e vogliamo essere trattati come tali non abbiamo invidia di nessuno ma crediamo di essere uguali agli altri cittadini Italiani.

Si coglie l’occasione in attesa di una sua di porgere cordiali saluti.

M.C.

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